NAPOLI – La canzone napoletana perde un altro pezzo di storia, Giulietta Sacco maddalonese di nascita, in provincia di Caserta, il 13 novembre 1944, conosciuta come Giulietta, primogenita di otto figli, era nota come l’“Amalia Rodrigues napoletana” morta nella serata di ieri a Napoli.

Cominciò la sua carriera molto giovane esibendosi in matrimoni, “Feste dei Gigli” e in varie feste di piazza nella periferia di Caserta. 

Durante una di queste esibizioni, ad un concorso per voci nuove, vennne notata da un produttore discografico che le propose un contratto con la “Phonotris”, etichetta con cui nel 1965 iniziò ad incidere i primi 45 giri; uno dei primi suoi successi fu “Amalia Ruta”, ispirandosi e incidendo i brani famosi a Napoli di Gilda Mignonette.

Giulietta partecipò al Festival di Napoli del 1969 con “Abbracciame”, insieme al compianto Mario Merola, classificandosi al nono posto; l’anno successivo, nuovamente al Festival di Napoli con Mario Trevi, presentando “Sulitario”.

Nei primi anni ’70, con l’etichetta “Hello Record” di Luciano Rondinella registrò una serie di 33 giri dedicati alla canzone classica napoletana, con la grande orchestra di Tonino Esposito. 

Nel 1973, per una esclusione di voti, non riuscì a prendere parte al Festival di Sanremo con la canzone “Rose fiorite”. Vinse il “Premio Folk” nel 1973 con “Chi m’ha fatto sta bella scarpetta”, brano di Sciotti e Visco presentato in anteprima nel programma di Raiuno “Concerto per Napoli” e nel 1974 con il brano “Tarantella sorrentina”, ancora degli autori Sciotti e Visco. 

La cantante poi passò poi alla “Zeus Record”, continuando a pubblicare album e 45 giri, alternando la riproposizione di canzoni della tradizione napoletana con nuovi brani scritti per lei da autori come Gianni Aterrano, Eduardo Alfieri, Antonio Moxedano, Alberto Sciotti, Nino D’Angelo, Tony Iglio, Augusto Visco, Enzo Di Domenico ed Alberto Selly.

Partecipò a “Un disco per l’estate” 1975 con il brano “Profumo di ginestre” di Gaetano Amendola e Augusto Visco e, due anni dopo, al “Cantagiro” con la canzone “Dicitincelle” di Alberto Sciotti e Augusto Visco. Nel 1995 vinse il “Premio Tenco” con la canzone “Sanacore” in duetto con la band napoletana Almamegretta. Grazie a questo trionfo ritornò, dopo qualche anno di silenzio, nuovamente in sala d’incisione e, nel 1996, registrò il cd “Preta ’e mare” nel quale sono presenti otto classici napoletani rivisitati, più quattro inediti firmati da Nino D’Angelo, con il quale duetta nel brano “’A riggina d’‘e canzone”. Negli ultimi anni, a causa di alcuni problemi di salute, limitò notevolmente l’attività artistica; si esibì proponendosi la sera di Capodanno del 2003 nello spettacolo televisivo trasmesso dalla Rai da piazza del Plebiscito a Napoli. Nel 2012, dopo circa vent’anni dall’ultima volta, fece ritorno in sala d’incisione per registrare con il cantante Genny Avolio il duetto dal titolo “Nun voglio fuje”.

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