CASALNUOVO – La città piange un’altra vittima di un male incurabile, Marco Pistuggia 37 anni lo scorso novembre conosciuto come “Marchetiello, il re delle granite” un giovane gioviale, allegro e sempre disponibile verso il prossimo.

Cresciuto nel quartiere residenziale del complesso 219, Marco è sempre stato un ragazzo voluto bene da tutti, disponibile e magnanimo. Da qualche anno era diventato un’istituzione in città, col suo banchetto itinerante trainato da uno scooter, era solito mettersi all’esterno di Piazza Municipio lungo il centralissimo corso Umberto I con la sua inimitabile granita al limone.

Insieme alla limonata era sua arte mesciarla con detti antichi napoletani e saggi di vita nonostante la sua giovane età.

Un male incurabile scoperto qualche anno fa lo ha indotto alla morte nonostante i suoi continui post sui social in cui esternava una forza da leone «Un sacco di volte mi porgo questa domanda ma perché proprio a me che o fatto di male poi mi metto a un posto e ci penso mi ero dimenticato che Dio sceglie sempre i migliori per combattere le sue guerre. Stupido cancro fatti da parte fammi passare.

Mi sto quasi abituando a questa cosa che purtroppo con te ci devo convivere per tutta la vita mio caro male però non ti nascondo che a volte ho una fottutissima paura e sento che le forze mi abbandonino ma credimi finché c’è da combattere io sto qui e non ti darò mai la soddisfazione di arrendermi tu mi hai scelto come guerriero e io ti dimostrerò di cosa sono capace: Mai arrendersi. Cari amici come ben sapete io da 8 anni combatto con un brutto male però posso dirvi che non ho mai avuto paura fortunatamente sono stato sempre fiducioso grazie alla mia famiglia e grazie ai miei amici che mi sono stati sempre vicino passo passo e non mi hanno fatto sentire mai solo con questo posso solo ringraziarvi a tutti che mi state sempre accanto vi amo.
Caro male fatti da parte che io sono nato per abbattere non per essere abbattuto.»

La notizia della sua dipartita si è in poco tempo propagata in città, tanti messaggi di cordoglio.

Di Aniello D'Antonio

Classe ‘83 diplomato in ragioneria. Lavoro in una pasticceria a Portici, attività che ho ereditato dai miei zii. Oltre alla mia famiglia amo lo sport che seguo fin da piccolissimo grazie a mio padre che mi ha trasmesso questa passione soprattutto per il calcio, ma ammiro molto anche il ciclismo. Mi piace parlare di calcio, discutere e confrontarmi con tifosi di altre squadre sempre con rispetto. In fondo è un gioco! 😉

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