La compagnia sudcoreana: rispettiamo le restrizioni Usa

Roma, 8 set. (askanews) – Il produttore di chip sudcoreano SK Hynix ha dichiarato oggi al Nikkei Asia di aver aperto un’indagine sulla possibilità che suoi chip di memoria siano presenti nel nuovo smartphone Mate 60 Pro di Huawei Technologies, nonostaqnte la società abbia smesso di fornirli al produttore cinese a causa delle restrizioni all’esportazione degli Stati Uniti.

“SK Hynix non fa più affari con Huawei dall’introduzione delle restrizioni statunitensi contro l’azienda e, riguardo alla questione, abbiamo avviato un’indagine per scoprire maggiori dettagli”, ha detto SK Hynix a Nikkei Asia. “Inoltre, SK Hynix si attiene rigorosamente alle restrizioni sulle esportazioni imposte dal governo degli Stati Uniti.”

Giovedì l’agenzia di stampa Bloomberg ha segnalato che due chip di produzione di SK Hynix sono utilizzati nel Mate 60 Pro, il nuovo smartphone Huawei che ha provocato preoccupazioni nell’amministrazione Usa perché mostra un balzo in avanti tecnologico del produttore cinese nonostante le restrizioni tecnologiche a cui è sottoposto.

Stamani nella Borsa di Seoul, i titoli della SK Hynix sono scesi anche del 4,7%.

SK Hynix è l’ultima azienda coinvolta nell’intensificarsi del conflitto tecnologico tra Stati Uniti e Cina. In due giorni il gigante Usa Apple ha perso 200 miliardi di dollari di capitalizzazione borsistica in seguito alla notizia che Pechino starebbe vientando l’uso dell’iPhone ai dipendenti pubblici.

Nel 2020, il governo degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a Huawei, impedendo al produttore cinese di accedere ai chip sviluppati o prodotti con tecnologia e software statunitensi. Da allora SK Hynix, Samsung Electronics e altri produttori di chip hanno dichiarato di aver smesso di offrire i loro semiconduttori a Huawei.

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