NAPOLI – Si intitola “Simmfree” il primo lavoro discografico di Emme22, all’anagrafe Giovanni, Ivan, Antonio Barrucci (nella foto), giovane rapper di Secondigliano. Un album contenente 10 tracce scritte dal cantautore partenopeo, disponibile sulle piattaforme digitali dallo scorso 27 giugno scorso.

L’album, prodotto dall’etichetta discografica “Zeus Record”, si presenta come un piccolo capolavoro che riesce a fondere diversi generi musicali il cui risultato finale è un sound ampio e coinvolgente.

Come hai scelto il nome “Emme22”?
«Nasce creando un acronimo dalla mia data di nascita, il 22 maggio».

E la tua passione per la musica?
«La vocazione l’ho avuta fin da piccolo ma ero timido ed insicuro. Dopo i primi tentativi di intraprendere questa carriera avevo perso le speranze. È stata la mia ragazza a spronarmi ad andare avanti e a non abbandonare questo mio sogno».

Simmfree” è un titolo che fa da inno alla libertà…
«Esatto, vuole rappresentare la libertà di essere se stessi, in ogni situazione. Anche la musicalità delle dieci canzoni che compongono il disco, che spaziano tra vari stili musicali, è un modo di ragionare liberamente senza legarsi ad uno stile».

Tra i brani non manca una dedica a Napoli attraverso il brano “Guard ca’”…
«È un brano che parla non solo di Napoli, ma di tutti i popoli del sud Italia, che hanno nel proprio dna la caratteristica di combattere, senza mai arrendersi alle difficoltà della vità».

“48\24h” è un brano molto emblematico…
«Il tempo che viviamo e gli impegni che abbiamo sono sbilanciati… servirebbero giornate di 48 ore per poter fare tutto quello che si vuole e che si deve fare. Il tempo scorre troppo veloce, la nostra vita è un soffio…».

Qual’è un tuo artista di riferimento?
«Rocco Hunt. Mi piace il suo modo di affrontare temi sociali, penso la sua carriera sia fantastica; E, anche se si sono sciolti, i Co’Sang. Cerco di tenermi informato e affrontare anche io tematiche di interesse sociale».

Quale è la tua più grande ambizione?
«È quella di riuscire a mandare un messaggio di speranza, soprattutto ai giovani. Nel mondo di oggi è difficile sognare ma dobbiamo riuscire ad abbattere quei limiti che ci fanno credere che non possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Volere è potere, ma servono dedizione, costanza, concentrazione, tenacia nonostante gli ostacoli che si incontreranno lungo il percorso».

 

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