Il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, sta lavorando a una riforma fiscale per migliorare i rapporti tra il Fisco e i contribuenti italiani, evitando contenziosi che potrebbero finire dinanzi ai giudici tributari.

Tra i capisaldi della riforma ci sarà una rivoluzione degli accertamenti fiscali, in modo da ridurre le liti con l’Agenzia delle Entrate, e una revisione del meccanismo dell’autotutela, che dovrebbe diventare obbligatoria per l’amministrazione fiscale.

RIFORMA FISCALE PER MIGLIORARE RAPPORTO FISCO E CONTRIBUENTI

Al momento, se un contribuente riceve un atto di accertamento fiscale o una cartella esattoriale e ritiene che la pretesa sia ingiusta, può presentare un’istanza di autotutela all’Agenzia senza particolari formalità. Tuttavia, non c’è un obbligo di risposta da parte dell’amministrazione.

La riforma fiscale dovrebbe rendere obbligatoria la risposta dell’amministrazione all’istanza di autotutela, sia che si tratti di un’accettazione sia che si tratti di un rifiuto.

L’obiettivo è di migliorare i rapporti tra i cittadini che pagano le tasse e Fisco evitando il contenzioso tributario, le cui pendenze al 30 settembre 2022 si attestano ancora a quota 274.863.

PREVISTO IL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Inoltre, un altro tassello della riforma riguarderà il “concordato preventivo biennale” tra le imprese e l’Agenzia delle Entrate, un progetto che permetterebbe alle piccole imprese e alle partite IVA di accettare o rifiutare la dichiarazione delle tasse “precompilata” dall’Agenzia stessa.

Annapaola Voto

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