Corto: Il seme della speranza

POZZUOLI – E’ stato proiettato il 19 gennaio, per la competizione al festival Cinemagma presso il Teatro Sala Molière di Pozzuoli, il cortometraggio “Il Seme Della Speranza” del regista Nando Morra, prodotto dalla Rampa Film Aps.

Il film, girato in Calabria nel maggio 2021, è stato selezionato per la rassegna cinematografica dopo aver vinto una manifestazione nel Comune di Monterosso Calabro e numerosi premi come il Super Corto Film Festival, l’Arte del Corto Festival e il Taurasi Film Festival.

La pellicola gareggerà, insieme ad altre 19 produzioni, per aggiudicarsi il primo posto alla cerimonia conclusiva del 9 febbraio 2022.

La giuria per l’occasione è composta dalla critica cinematografica Valeria Caprara; il regista Carlo Luglio; l’attore e regista Vincenzo Salemme; l’attrice Cristina Donadio e la regista e produttrice Antonietta De Lillo.

Il cortometraggio, per la sua funzione educativa e antirazzista ha ricevuto encomi in numerosi istituti scolastici italiani.

Attraverso le figure del supplente Tancredi e degli studenti di scuola media Marco, Samuele e Nasser è possibile specchiarsi nella quotidianità dei pregiudizi e delle discriminazioni che coinvolgono i più piccoli negli ambienti scolastici.

Proprio il regista Nando Morra è intervenuto ai microfoni Canale Uno News per parlare al pubblico della sua pellicola:

Il Seme della Speranza, pochi minuti per mostrare la prospettiva di un futuro migliore?

<< Questo corto è stato scritto da me insieme a Emanuele Ajello e Marta Gervasutti. Lo abbiamo pensato qualche anno fa e poi realizzato nel maggio 2021. Vogliamo portare agli occhi del pubblico i temi del razzismo e del bullismo che purtroppo fanno parte quotidianamente della nostra realtà e in quella dei giovani soprattutto tra i banchi di scuola. L’obiettivo è sensibilizzare le persone affinché possa cambiare questa situazione >>.

Da cosa deriva la scelta di ambientare la pellicola in una scuola calabrese?

<< Abbiamo vinto un concorso nel Comune di Monterosso Calabro, quindi abbiamo deciso di valorizzare il territorio calabrese. Ho scelto anche attori calabresi per far emergere talenti del posto. Nel cast ci sono sia attori professionisti che ragazzini di scuole medie dal grande potenziale artistico. L’obiettivo è far brillare quelle personalità di spicco che molte volte vengono nascoste solo perché sono di Napoli, della Calabria o in generale del sud Italia >>.

Quali ostacoli ha dovuto superare per realizzare un film nel periodo covid?

<< E’ stato un grande problema realizzare casting online, poi la fase di coaching con videoconferenze. Quando ci siamo visti agli inizi di maggio è stato tutto diverso. C’è stata una fase di acting coaching. Dovevamo rompere il ghiaccio. Siamo andati più lunghi del previsto nelle prime scene e poi pian piano ci siamo sciolti. Per esigenze economiche dovevamo impiegare 3 giorni per la realizzazione delle riprese e alla fine ce l’abbiamo fatta. Ringrazio tutto il cast, mi ha dato grandi soddisfazioni >>.

Come sta vivendo l’esperienza di questa competizione? Quali sono le aspettative?

<< Ho partecipato alla seconda serata di Cinemagma. ho ritenuto molto validi tutti gli altri cortometraggi. La serata è stata splendida serata. C’è stato un bellissimo confronti sia con i miei colleghi che con il pubblico. Questo corto è andato bene oltre ogni più rosea aspettativa. Ha già vinto molti premi, anche in Spagna e in Portogallo. Vediamo come si posizionerà questa volta >>.

C’è un forte legame tra didattica e Il Seme della Speranza, prevede di aumentare le collaborazioni con gli istituti scolastici?

<< Il Corto si presta bene per un percorso scolastico. La pellicola ha vinto il riconoscimento di “Miglior Film Cinema e Scuola” a Montecatini. Sono stato contattato per fare una proiezione in una scuola a Mesenzana a Varese, per mostrare il film e fare un confronto stimolante con i ragazzi sul tema del bullismo. Si pensa di portarlo in altri istituti scolastici >>.

Quali sono i suoi sogni nel cassetto e i progetti per il futuro?

<< C’è un progetto con un produttore di Roma, Luigi de Filippis per rendere “Il Seme della Speranza” un lungometraggio. Ho in programma un’altra sceneggiatura, il terzo cortometraggio intitolato “Oltre il Muro”. Questa pellicola da me scritta affronterà i temi dell’omofobia e della violenza domestica. Ho intenzione di ambientare le riprese nel centro storico di Napoli. La famiglia protagonista porterà alla luce tutte le problematiche di cui ho parlato in precedenza, ma non faccio spoiler.

Sto lavorando anche ad una commedia favolistica come lungometraggio, il problema di fondo è quello di trovare sponsor per il budget. Ci muoviamo con bandi regionali e ministeriali. Trasformare la teoria in pratica è davvero difficile. La pandemia penalizza molto il mondo dello spettacolo >>.

Un inno all’uguaglianza, partendo dall’educazione dei giovani d’oggi che saranno i cittadini del domani. Morra ha spalancato gli occhi del pubblico gettando le basi, attraverso i temi del bullismo e della discriminazione, verso una nuova socialità. Perché il seme della speranza di un cambiamento, è forse l’ultimo a morire.

Di Bruno Aiello

Sognatore sociale figlio della generazione Z. Studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Provo sempre ad essere la miglior versione di sé stesso.

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