POMIGLIANO – Tre macchine della polizia municipale incendiate, qualcuna era stata confiscata alla criminalità organizzata e donata ai caschi bianchi guidati dal Comandante Luigi Maiello.

La facciata del palazzo che ospita i vigili di Pomigliano mantiene il segno dell’atto crudo e vigliacco posto in essere dai criminali che nella notte hanno deciso di dichiarare guerra allo Stato. Un chiaro attacco alla democrazia, un segnale alle istituzioni che probabilmente qualcuno vorrebbe piegate a chissà quale logica.

Una vergogna senza fine, uno scempio che rimarrà indelebile nella storia della città. Quando si vuole voltare pagina è difficile, il cambiamento spaventa soprattutto chi vuole mantenere inalterato uno stato di fatto. Probabilmente si sta andando nella giusta direzione. È vero, non è mai successo una cosa del genere a Pomigliano. Chiediamoci perché, forse si sta davvero voltando pagina. Pomigliano è il corpo di Polizia Municipale. Pomigliano è legalità. Pomigliano è Luigi Maiello. Pomigliano nei prossimi giorni sarà l’esempio per coloro che penseranno in futuro di sfidare le istituzioni. 

Fonte: impresaitaliana.info

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