Napoli. «A 60 anni dalla prima edizione e dopo la pandemia che ha duramente colpito il settore, la pelletteria torna in fiera da protagonista rimettendosi in gioco anche in versione digitale. Siamo pronti a riprendere la partita con una forte ispirazione dal punto di vista motivazionale presentando al mondo del business un centinaio di imprese di pelletteria da tutta Italia». Così Giovanni Guerriero, titolare dell’omonimo gruppo, consigliere di Assopellettieri e presidente del gruppo territoriale campano. La Campania è protagonista e Settembre è iniziato col botto per il settore della pelletteria che vede l’apertura di due fiere cruciali organizzate da Assopellettieri.

Parliamo del “Mipel” e del “Mipel Lab”, novità dell’anno realizzata in sinergia con Lineapelle e dedicata al settore private label.

Il Mipel si terrà dal 19 al 21 settembre 2021, per la sua centoventesima edizione, nel padiglione 1 di Fiera Milano-Rho mentre Mipel Lab è alla sua prima edizione e si terrà dal 22 al 24 settembre alla Fiera Milano-Rho. In una nota diffusa da Assopellettieri si legge che <<la Campania presenta dati confortanti sulla ripresa dell’export con un + 7,5% sul pari periodo dell’anno>>.

Stando all’associazione di settore la Campania è una regione produttrice con principale destinazione dei manufatti nelle aree di smistamento italiane. Sul territorio si respira aria di grande ripresa.

Alle parole di Guerriero fanno eco quelle di Ornella Auzino, titolare dell’azienda ‘Le Mie Borse S.r.l.’ e di Claudio Giaquinto, titolare di ‘P&C S.r.l.’, due eccellenze della produzione Made in Italy.

«I numeri ci sono e le aspettative sono interessanti: crediamoci – è l’invito di Auzino e Giaquinto – La nostra Associazione, insieme a un gruppo di imprenditori ‘pionieri’, ha deciso di continuare a giocare la partita anche su un campo completamente nuovo>>.

<<Quest’anno, oltre al Mipel, che è dedicato al settore B2B, presentiamo anche l’edizione numero uno di Mipel Lab, la nuova fiera frutto di un gioco di squadra con Lineapelle e Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria) – continuano gli imprenditori – senza una filiera conciaria sostenibile, trasparente, tracciabile non potrebbero esserci artigiani che trasformano la pelle nel prodotto di lusso. Un format dedicato alla manifattura del lusso dove 13 “pionieri” incontreranno il settore business legato al mondo del private label e delle firme mondiali>>.

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