ACERRA – <<Un patto per la città solo in questo modo renderemo giustizia al patrocinio dei Santi Martiri Cuono e Figlio>>. Così Sua Eccellenza Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana in occasione della celebrazione della festa solenne dei Santi Patroni e Martiri di Acerra Cuono e Figlio. L’ambiente e l’agricoltura ma anche la musica e l’archeologia dovrebbero essere punti cardine di questo patto per Acerra. <<Se il noi non prevale sull’io, se non si affronta insieme il virus dell’indifferenza verso il bene comune non si va da nessuna parte>> ha detto Monsignor Di Donna. <<Innanzitutto è chiaro il dramma ambientale, qui tutti devono unirsi – ha detto Sua Eminenza Di Donna – le istituzioni con leggi giuste e blindando il territorio tra Napoli e Caserta non accettando più che su questo territorio vengano ad impiantarsi aziende che trattano rifiuti tossici>>. <<Educhiamo i nostri ragazzi dicendo che studiare musica è bello e che non chiude il futuro lavorativo>> ha detto Di Donna che ha ricordato che Acerra è città della musica, che questa è una antica vocazione acerrana di cui andare fieri. <<Un punto cardine del patto è l’agricoltura. Se vogliamo salvare la nostra città e la nostra economia, la nostra storia non c’è altra strada – ha tuonato Monsignor Di Donna – la chiesa farà la sua parte a sostegno ed al fianco dei contadini. Infine penso al rilancio dell’archeologia della nostra città. Un settore poco sviluppato che potrebbe offrire grandi potenzialità>>. Monsignor Di Donna alla fine ha invocato la protezione dei Santi Patroni sulle istituzioni, sui cittadini, sui comitati e sui giornalisti dicendo che <<I giornali a volte possono essere fastidiosi ma hanno un ruolo importante>>.

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