Che si adatta a cambiamento climatico, risultato progetto MIXWHEAt

Roma, 10 giu. (askanews) – Grazie al progetto MIXWHEAT arriva in Sicilia il “Furat” Li Rosi: un miscuglio evolutivo di frumento tenero che si adatta al cambiamento climatico. A progetto chiuso, nel pieno di una stagione drammatica per la cerealicoltura siciliana, il gruppo operativo MIXWHEAT traccia il bilancio di tre anni di attività che hanno portato l’università di Catania, con il Dipartimento Di3A, in collaborazione con Rete Semi Rurali a trasferire alle aziende agricole partner, un’opportunità per affrontare gli effetti del cambiamento climatico ormai in atto, in una Sicilia sempre più calda e assetata.

Questo miscuglio evolutivo di frumento è stato seminato in quattro diversi areali siciliani per verificare la loro adattabilità. Il miscuglio evolutivo nasce dall’idea di due scienziati toscani, Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, che avviarono in Siria le prime prove di campo.

In Sicilia, il miscuglio evolutivo è stato battezzato Furat Li Rosi, dall’antico nome del fiume Eufrate (Furat) e dal produttore, Giuseppe Li Rosi che per primo, nel 2010, seminò questo mix di semi. Dal 2018 è disponibile come semente certificata dal CREA-DC. La popolazione evolutiva di frumento Furat Tenero LI ROSI costituisce, dunque, il nucleo dell’innovazione collaudato con il progetto MIXWHEAT tramite la valutazione del suo adattamento in 4 macro-aree climatiche (pianura, collina, montagna e costa) in campi sperimentali dedicati (1 azienda-madre e 5 aziende-figlie per ogni macro area) in modo da avere semente adattata a livello locale da distribuire ad una rete di agricoltori interessati, sensibilizzati grazie ad opportune azioni di dimostrazione.

Il progetto della durata di tre anni ha visto protagoniste le aziende agricole, tutte operanti in regime di agricoltura biologica certificata, Dara Guccione Biofarm, Agricola Cavalli, Green Bio di Terre di Sant’Agata, Società Agricola di Pietro e Filippo Riolo, Terre Frumentarie di Giuseppe Li Rosi, Antichi Granai dei f.lli Mirella Santa e Salvatore Passamonte, e il Molino Quaglia, quest’ultima azienda in possesso di una metodologia di molitura innovativa che consente di ottenere un prodotto apprezzato da una vasta platea di valorizzatori di elevato standard.

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