Scardellato (Aurumovie): “Contro la violenza sulle donne la nostra arma più potente è la cultura”

Roma, 5 giu. (askanews) – “Ogni giorno si susseguono le terrificanti notizie di donne maltrattate, picchiate o uccise, spesso dall’uomo che dice invece di armarle. Non è accettabile che nel 2024 il fenomeno dei femminicidi sia in aumento. Se vogliamo contrastarlo non esiste arma più potente della cultura”: così Alessandra Scardellato, produttrice cinematografica dell’Aurumovie, in occasione della presentazione del cortometraggio “Doppia Vita” oggi alla Camera dei deputati, lancia un messaggio netto e deciso contro la violenza di genere.

La violenza sulle donne, sottolinea dal canto suo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un messaggio inviato agli organizzatori, “non può e non dovrà mai trovare spazio nella nostra Comunità. Ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte, partendo dal quotidiano. Noi tutti, d’altra parte, dobbiamo sostenere iniziative come questa che, sfruttando la potenza comunicativa propria della Settima Arte, riescono a diffondere in maniera capillare un forte messaggio di sensibilizzazione. Risulta, quanto più necessario, ragionare in ottica sempre più sistemica coinvolgendo, quindi, non solo gli attori istituzionali, ma anche il mondo della Scuola, perché la chiave di volta per scardinare questo male risiede nell’educazione al rispetto e all’affettività”.

Parole condivise anche dal deputato Gianfranco Rotondi: “La violenza sulle donne, che vede nel femminicidio il suo culmine più terribile, è una piaga che le forze vive di questo Paese, dalle istituzioni alla cultura, devono sentirsi chiamate a contrastare. Attraverso una sensibilizzazione continua e costante, un richiamo instancabile alla dignità della donna, alla sua protezione e al trionfo della vita e del rispetto come antidoti alle degenerazioni nei legami affettivi di cui troppi uomini, ancora oggi, si rendono responsabili. Per questo motivo, è certamente fondamentale agire sul piano normativo e preventivo, come il legislatore ha fatto e continuerà fare”.

Una storia vera e drammatica quella del corto “Doppia Vita” con la sceneggiatura di Beatrice Tomagnini, regia di Giorgio Molteni, con l’obiettivo di rappresentare, nel modo più autentico possibile, le dinamiche che conducono a commettere atti di violenza, per consentire a chi lo visiona di comprendere gli aspetti più reconditi che determinano l’emersione di questo fenomeno criminoso, per alimentare un profondo processo di sensibilizzazione sulla questione. “È stato per me un onore – ha detto Luce Cardinale – essere scelta come attrice protagonista del corto accanto a Mirko Frezza. Mi ha emozionato anche la scelta del lieto fine, affinché non si debbano più contare altre donne vittime di violenza nel nostro Paese”.

Il prossimo passo sarà raggiungere i ragazzi nelle scuole perché,ha spiegato Molteni, “sono il futuro di domani ed è da lì che questa inversione di tendenza deve cominciare”. Un progetto che è stato già sposato da Caterina Grechi, presidente del Centro per le pari opportunità e attuazione delle politiche di genere nella regione Umbria, oggi presente alla conferenza stampa di presentazione del corto, moderata dal giornalista e conduttore Mediaset, Francesco Vecchi.

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