Esercizio chiuso con fatturato a 4,87 mld e utile a 284 mln (+23%)

Milano, 5 giu. (askanews) – Nel 2023 Barilla ha investito 230 milioni di euro per innovare i suoi prodotti e i processi. Di questi 45 milioni di euro sono stati dedicati a ricerca e sviluppo. Ha inoltre proseguito col miglioramento del profilo nutrizionale dei propri prodotti, con 16 nuovi lanci nello scorso anno riducendo anche le emissioni di CO2eq, il consumo di energia e acqua tramite filiere sostenibili e packaging pensati per il riciclo. Sul fronte della sostenibilità sociale, ha donato 3,2 milioni di euro e oltre 3.200 tonnellate di prodotti e adottato una nuova policy per il congedo parentale per i suoi 9mila dipendenti. Sono questi i principali dati emersi dall’ultimo rapporto di sostenibilità del gruppo di Parma diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.

Questa strategia ha portato l’azienda a chiudere il 2023 con un fatturato di gruppo di 4,87 miliardi di euro, con una lieve crescita del 4% sul 2022 e un Ebitda margin al 10%, in linea l’esercizio precedente. Secondo quanto riporta Italia Oggi, lo scorso anno Barilla ha visto l’utile netto salire a 284 milioni il 23% in più rispetto a 12 mesi prima, e l’azzeramento del debito.

“Oggi più che mai, quando discutiamo sul gusto, sulla nutrizione, sulla sicurezza alimentare, sull’ambiente, sull’accessibilità, sulle persone, sulla comunicazione, sul futuro, sia che si tratti di uno spaghetto, un biscotto, un pane o un sugo, stiamo parlando della qualità dei nostri prodotti, il cuore del nostro mestiere, del nostro modo di agire e del valore delle nostre Marche – affermano Guido, Luca e Paolo Barilla nella lettera introduttiva al Rapporto di sostenibilità 2023 – Siamo consapevoli di quanto la strada sia lunga e complessa, ma grazie all’impegno e alla passione di tutte le persone Barilla, siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono e a tracciare il nostro percorso verso il futuro”.

Dietro i 16 nuovi prodotti immessi sul mercato nel 2023 (senza zuccheri aggiunti, ricchi di fibra, integrali, con legumi, frutta secca o monoporzionati) c’è l’investimento di 45 milioni di euro in ricerca e sviluppo e la progettazione di un nuovo polo R&D a Parma che, dal 2025, guiderà l’innovazione per le strategie future del gruppo. Il 2023 è stato un anno chiave anche per lo sviluppo di progetti di agricoltura sostenibile e rigenerativa. Il totale delle materie prime strategiche (grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, basilico, cacao e olii vegetali) acquistate responsabilmente è stato pari al 67%. Sono più di 8000 le aziende coinvolte.

Nei 30 siti produttivi (15 in Italia e 15 all’estero con l’inaugurazione, a settembre 2023, del plant di Pasta Evangelists, la più grande fabbrica di pasta e sughi del Regno Unito) Barilla nel 2023 ha prodotto circa 2 milioni di tonnellate di cibo. Rispetto al 2010, calano del 28% le emissioni di gas a effetto serra e del 21% i consumi idrici per tonnellata di prodotto finito, mentre il 62% dell’energia elettrica (il 100% per i prodotti da forno di Mulino Bianco, Wasa, GranCereale e Pan di Stelle e per i Pesti Barilla) proviene da fonti rinnovabili. Infine, in Italia, il 100% delle confezioni è disegnato per il riciclo, utilizzando esclusivamente carta e cartone provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

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