La premier al Governatore: “sono la stronza”. Il presidente della Campania replica: ‘è nervosa, stia serena’

Caivano (Na), 28 mag. (askanews) – Poco prima di mezzogiorno Giorgia Meloni arriva sul campo da basket del campo sportivo di Caivano, dove è stato allestito il palco per l’inaugurazione della struttura, e punta decisa verso il governatore Vincenzo De Luca. Glaciale gli tende la mano e si ‘presenta’: “Presidente De Luca, la stronza della Meloni, come sta?”. Una replica, a distanza di mesi, a quando De Luca (era il febbraio scorso) le aveva mandato a dire: “Lavora tu, stronza!” Il video, registrato in una zona interdetta alla stampa, sembra girato da qualcuno degli staff o della sicurezza e appena diffuso fa subito il giro dei social, compreso il profilo ufficiale di Atreju.

L’esito, scontato, è che lo scontro con il presidente della Regione Campania, l’ultimo episodio di una serie, fa passare in secondo piano l’inaugurazione dell’ex parco “Delphinia”, recuperato dal degrado in un anno e oggi intitolato a Pino Daniele. Dal palco, nel suo intervento, Meloni torna ad attaccare De Luca. “Voglio dire senza polemica al presidente De Luca, che ieri ha definito quella di oggi ‘una passeggiata del governo’, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo una politica più rispettata dai cittadini”.

Parole che, a margine, il diretto interessato respinge al mittente. “Non ho mai parlato di passeggiata – chiarisce – mi ero permesso di prendere in giro Durigon ieri per la passeggiata che abbiamo fatto al molo Beverello. Ma sono esponenti di governo che non hanno molta ironia, sono molto nervosi in questo periodo.

State sereni”. La realtà – per De Luca – è che gli interventi a Caivano “sono cose belle” ma la questione centrale è il lavoro e su questo “il governo è totalmente inadempiente”. Quanto al ‘saluto’, decisamente fuori dal protocollo, il presidente della Campania risponde ironico: “Noi siamo persone garbate, ospitali, e abbiamo il senso dell’opportunità quando ci sono giornate come queste”.

Litigio con De Luca a parte, a Caivano Meloni visita il nuovo centro sportivo nel cuore del Parco Verde – diventato tristemente famoso un anno fa perchè teatro dell’”orrore” dello stupro di due cuginette di 11 e 12 anni – che da domani torna ad aprire al pubblico con piscina, campi da tennis, da basket, da calcio, skatepark e percorso parkour. “Le persone perbene oggi sono contente, i delinquenti sono dispiaciuti”, dice prima di lei don Maurizio Patriciello, che la premier ringrazia perchè “senza di lui questo non sarebbe stato possibile”. “La nazione – scandisce Meloni – ha tollerato per troppo tempo zone franche, ha tollerato di indietreggiare, avere paura. Lo Stato non se lo può permettere. Abbiamo riportato lo Stato a Caivano”. E da questo comune alle porte di Napoli, garantisce, “faremo vincere lo Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull’abbandono e la rassegnazione” con “un modello per la nazione intera”. Intanto, assicura, quella di oggi è “una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svolgiamo” e il messaggio “è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre”, mettendo “la faccia dove le cose sono difficili”.

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