Il pianista degli Area: prima di essere musicisti siamo cittadini

Roma, 2 mag. (askanews) – Al primo maggio libero di Taranto ogni artista ha potuto esprimersi attivamente sui temi che in questo momento storico contano di più: no all’inquinamento, stop al disastro ambientale, Palestina, genocidio, antifascismo, “perché prima di essere musicisti, siamo cittadini e in quanto tali abbiamo il diritto di schierarci”. Sono le parole di Patrizio Fariselli, pianista degli Area, la band più longeva sul Palco di Taranto, che ha aperto la sua performance con “Luglio, agosto, settembre (nero)”, pezzo dedicato alla questione palestinese – sono state rappresentative, in tempi di censure sempre più frequenti, tutti gli artisti intervenuti al Parco delle Mura Greche di Taranto ieri, 1 maggio 2024.

Nonostante le difficoltà organizzative – fanno sapere i promotori in un comunicato – questa edizione di Uno Maggio Taranto può dichiararsi “tra le più appassionate e partecipate, con un picco di più di 30 mila persone intervenute al parco, e dei numeri social che si confermano di portata nazionale, con 1 milione di persone coinvolte e 5 milioni di visualizzazioni sui contenuti dei profili di Uno Maggio Taranto 2024”.

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