La referenza più preziosa della gamma della storica Cantina Terlano

Milano, 30 apr. (askanews) – Cantina Terlano presenta la decima edizione di “Terlaner Primo Grande Cuvee” annata 2021, tremila bottiglie che raccontano l’evoluzione stilistica del vino più prezioso della gamma della storica Cantina sociale altoatesina. Nato nel 2011 per raccogliere nella storica Cuvee Terlaner il meglio che questa terra di origine vulcanica potesse esprimere nel Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc, “Terlaner Primo Grande Cuvee” è uno dei vini che vuole incarnare la filosofia lavorativa dell’azienda e che, forte del suo potenziale evolutivo, vuole raccontare la sua capacità di guardare al futuro.

La cuvée Terlaner vanta più di un secolo di tradizione. “Prima del lancio di ‘Primo’ nel 2011, ho condotto uno studio di tre-quattro anni con micro-vinificazioni per raggiungere il vino che donasse al palato e all’olfatto la massima espressione” ricorda l’enologo Rudi Kofler, parlando di una ricerca che gli ha permesso di “scoprire, nel tempo, bellissime parcelle di viti antiche di Chardonnay inizialmente non considerate ma che hanno aggiunto alla Cuvee un risultato aromatico di raffinata eleganza”. “La cifra stilistica raggiunta con l’annata 2021 è il risultato di ricerca sartoriale sulla risposta enologica delle uve provenienti dai diversi masi che costituiscono la Cantina sociale” aggiunge Kofler, sottolineando che “studiare e riscoprire appezzamenti con viti antiche ha permesso la crescita, anno dopo anno, in stile e profondità della Cuvee regalando sempre di più una fotografia vera del potenziale di un luogo unico al mondo”.

“In modo graduale siamo passati da un vino dal profilo aromatico e gustativo cremoso e orizzontale, verso una verticalità che spinge su una elegante freschezza e profondità” prosegue l’enologo, parlando di “uno stile verticale sia come scelte in vigna che in cantina, orientato alla ricerca di livelli di finezza e di acidità importanti capaci di narrare nel tempo la grandezza di questi tre vitigni di riferimento per il territorio”. L’annata 2021 è stata tra le migliori degli ultimi anni assieme alla 2016 e 2019. “Fin dall’inizio della vendemmia, il 2021 prometteva di diventare un fuoriclasse per i vini bianchi, con rese più basse ma con uve dal lungo potenziale evolutivo” continua Kofler, evidenziando che questa annata “ha permesso il compimento della evoluzione stilistica già in atto con le ultime uscite della Grande Cuvee”.

Fondata nel 1893, Cantina Terlano (Kellerei Terlan) conta oggi 143 soci che coltivano un totale di circa 190 ettari all’interno di un cratere vulcanico millenario, con una produzione esclusivamente di vini Doc (per il 70% bianchi e per il 30% rossi) che si aggira intorno agli 1,5 milioni di bottiglie all’anno.

Foto di Hannes Unterhauser

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