La sentenza n.7442/2024 della Corte di Cassazione

Con la sentenza n.7442/2024, la Corte di Cassazione è intervenuta in tema di ‘libertà indirette’ stabilendo che queste non devono essere tassate se non sussiste l’obbligo di registrazione, chiarendo inoltre che le donazioni indirette risultanti da atti soggetti a registrazione non sono automaticamente soggette a tassazione.

“È infatti necessario che l’atto di donazione sia effettivamente sottoposto a registrazione – sottolinea Luigi Pagliuca, presidente della Cnpr – o che la donazione risulti dalle dichiarazioni rese dall’interessato nell’ambito di procedimenti di accertamento tributario”.

Secondo la Suprema Corte, l’imposta sulle donazioni si applica solo se tali liberalità derivano da atti soggetti a registrazione o se vengono registrate volontariamente.

“Gli Ermellini hanno inoltre precisato che non c’è nessun obbligo generalizzato di tassare ogni liberalità indiretta derivante da atti soggetti a registrazione – prosegue Pagliuca – ma spetta al contribuente decidere se registrare l’atto di donazione, o se l’esistenza della liberalità risulta dalle dichiarazioni rese durante un accertamento tributario”.

Dal punto civilistico però è importante considerare ogni tipo di donazione, quindi anche quelle indirette o informali, poiché possono influenzare la successione.

Le donazioni infatti sono rilevanti per verificare la parte del patrimonio del defunto che deve essere lasciata ai propri familiari tenendo conto delle donazioni disposte dal soggetto in vita e anche dal patrimonio di cui egli risulti titolare al momento del decesso.

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