“Non lasceremo buchi di bilancio”

Genova, 22 apr. (askanews) – “Oggi siamo qui per mettere 63 milioni di euro nella sanità ligure per coprire i costi di servizi che già sono stati erogati, non perché siano stati o saranno tagliati servizi: questo non è accaduto e non accadrà. Non lasceremo buchi di bilancio nei prossimi anni, come invece abbiamo trovato al nostro arrivo: terremo, come abbiamo fatto finora, i conti in ordine”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella sua relazione alla variazione di bilancio all’esame dell’aula del Consiglio regionale.

“Nel momento in cui si parla di mettere fondi sulla sanità – ha aggiunto il governatore ligure – non vuol dire che stiamo tagliando risorse, ma che al contrario stiamo immettendo risorse, perché è stato speso di più di quanto avevamo preventivato nel bilancio approvato a dicembre 2023. La sanità ligure ha speso 63 milioni di euro in più di prestazioni che hanno prodotto risultati concreti, visto che sono aumentate le prestazioni”.

“Questa variazione di bilancio – ha sottolineato Toti – prevede, oltre al ripiano, un ulteriore stanziamento di oltre 10 milioni di euro per investimenti delle aziende sanitarie liguri e non ha alcun impatto negativo sui livelli essenziali di assistenza: dall’analisi del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, emerge per la Liguria una fotografia positiva, con i valori del 2022 relativi all’area distrettuale e ospedaliera in significativa crescita rispetto al 2021 così come dai primi dati del 2023 emerge, per quanto riguarda esclusivamente le strutture pubbliche, una crescita sia delle prestazioni relative alla specialistica ambulatoriale e diagnostica sia dell’attività ospedaliera, con un aumento di oltre 2 mila ricoveri”.

“Si tratta quindi di ampliare i servizi ai cittadini – ha concluso il governatore ligure – nella logica di traguardare un sistema sempre più performante. Come regione più anziana d’Italia e d’Europa, siamo chiamati al difficile compito di garantire le crescenti esigenze dei nostri cittadini attuando contemporaneamente azioni per rendere la Liguria ‘appetibile’ per i nostri giovani. In questo senso stiamo lavorando da un lato aumentando le possibilità di cura e, dall’altro, investendo sulle politiche giovanili e sullo sviluppo economico. Intendiamo continuare così”.

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