Lo scorso anno volumi stabili a 285 mila tonnellate

Milano, 16 apr. (askanews) – Il comparto del caffè, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, continua a registrare numeri positivi. Nel 2023 il caffè torrefatto è stato il quarto prodotto agroalimentare italiano più esportato, con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+6,8% rispetto all’anno precedente), pari al 3,5% dell’export agroalimentare, e un volume pari a oltre 285 mila tonnellate, stabile rispetto al 2022, trainato da un quarto trimestre particolarmente positivo che ha registrato una crescita sia in valore (+7,3%) sia in volume.

“Da oltre 400 anni la storia del caffè si lega con quella dell’Italia, accompagnando il nostro Paese verso il futuro. – ha dichiarato Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè – Grazie alla maestria dei nostri torrefattori e alla passione dei nostri baristi, il caffè italiano continua a rappresentare un’icona del nostro saper fare, un riconoscimento che ci ispira a lavorare sempre di più per portare questo rito verso nuove vette di eccellenza”.

In realtà in Italia bisognerebbe parlare al plurale quando si pensa al caffè nelle sue differenti tipicità regionali: si va da quello valdostano, da gustare in compagnia con la caratteristica “grolla”, al “nero” triestino, passando per le varianti al rum che si trovano nelle Marche e in Toscana come la moretta fanese e il ponce livornese, e arrivando fino al caffè freddo leccese, con l’aggiunta di latte mandorla. Senza dimenticare, ovviamente, le tradizioni napoletane, dall’espresso passando per l’iconica caffettiera, fino al solidale “caffè sospeso”. E forse sono proprio queste diversità a rendere questa bevanda un orgoglio nazionale: per l’88% degli italiani, infatti, il caffè è un punto di forza del made in Italy.

Nonostante una storia lunga secoli, il caffè continua a trasformarsi per conquistare anche i più giovani. La tazzina in ceramica, sempre molto amata, ormai è solo uno dei “contenitori” con cui assaporarlo e lascia sempre più spazio anche a nuove tendenze che prevedono una preparazione “espressa”, e perfino ai bicchieri da cocktail, ideali per gustare l’espresso Martini. La versatilità del caffè si conferma anche attraverso i nuovi trend di preparazione: dal modaiolo “cold brew” alle nuove tecniche gourmet di fermentazione in barrique, fino ai mix con frutta fresca per sottolineare i profili aromatici originali del chicco di caffè. E grazie al genio e alla creatività italiani, la grande storia del caffè continua.

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