Raggiunti 140 Paesi. Balzo maggiore in Francia (+321%) e GB (+186%)
Milano, 13 apr. (askanews) – Nel giro di un ventennio le esportazioni di vino italiano sono quasi triplicate (+188%) arrivando a raggiungere 140 Paesi, con le bottiglie tricolori che rappresentano la prima voce delle vendite di prodotti agroalimentari nazionale all’estero. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero negli ultimi due decenni, diffusa per il Vinitaly in programma dal 14 al 17 aprile a Veronafiere.
Tra i principali mercati, il balzo maggiore si è registrato in Francia dove la crescita è stata del 321%, per un valore che ammonta oggi a 316 mln di euro. Coldiretti aggiunge che negli Stati Uniti, primo sbocco del vino italiano, le vendite sono aumentate del 148% per un valore attuale di 1,76 mld di euro, mentre per la Germania, secondo mercato, sono incrementate del 69%, attestandosi nel 2023 a quota 1,19 miliardi di euro. Boom del 186% in Gran Bretagna per un totale di 843 mln di euro.
Il 14 aprile a “Casa Coldiretti” a Vinitaly, sarà presentata la prima indagine Ixé sull’enoturismo. Numeri, dati e proposte si intrecceranno, offrendo al popolo degli appassionati del vino un’ampia panoramica sulle esperienze offerte dalle Cantine italiane. Spazio anche alle degustazioni con appuntamento alle 14,30 dedicato ai “big” delle eccellenze italiane, a cura del Comitato di supporto alle politiche del vino promosso da Coldiretti e coordinato da Riccardo Cotarella, che riunirà alcune delle Cantine più prestigiose del Vigneto Italia.
Alle 16 è inoltre previsto un incontro durante il quale sarà siglato un accordo “per un progetto pilota con Airbnb per potenziare l’offerta turistica nei vigneti nazionali”. All’evento (ore 16, Palaexpo, Sala Respighi) parteciperanno il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, la presidente di Terranostra, Dominga Cotarella, Valentina Reino, responsabile Relazioni istituzionali Italia e Sud Europa, Airbnb, Luca De Carlo e Giorgio Maria Bergesio, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, e Raffaele Nevi, segretario della Commissione agricoltura della Camera.