Il Papa invita a diffondere la fraternità:” Ce n’è bisogno”

Roma, 3 mar. (askanews) – “Porto quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e Israele dovuta alle ostilità in corso. Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzioni causano dolore e sofferenza su piccoli e indifesi che vedono compromesso il loro futuro”. Lo ha detto oggi Papa Francesco all’Angelus in piazza San Pietro. “Davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo? Si pensa di raggiungere la pace? Basta, per favore. Diciamo tutti basta per favore – ha detto -. Fermatevi. Incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate il fuoco a Gaza e in tutta la regione affinchè gli ostaggi siano liberati e ritornino ai loro cari, che li aspettano con ansia, e la popolazione civile possa avere accesso sicuro ai dovuti e urgenti atti umanitari”, ha aggiunto il Santo Padre.”Quante risorse vengono sprecate per la spesa militare che a causa della situazione attuale continua tristemente ad aumentare. Auspico vivamente che la comunità internazionale comprenda che il disarmo è anzitutto un dovere. Il disarmo è un dovere morale” ha poi detto. “Mettiamo questo in testa. E questo richiede il coraggio da parte di tutti i membri della famiglia delle nazioni, di passare dall’equilibrio della paura all’equilibrio della fiducia”, ha aggiunto il Santo Padre.  Poco prima, nel corso dell’Angelus, Papa Francesco aveva fatto un invito “anche per il nostro cammino di Quaresima, è a fare in noi e attorno a noi più casa e meno mercato. Prima di tutto nei confronti di Dio. Come? Pregando tanto, come figli che senza stancarsi bussano fiduciosi alla porta del Padre, non come mercanti avari e diffidenti. E poi diffondendo fraternità. Ce n’è bisogno”. “Pensiamo al silenzio imbarazzante, isolante, talvolta addirittura ostile che si incontra in tanti luoghi. Ad esempio sui mezzi di trasporto: tutti chiusi nei propri pensieri, soli coi propri guai, con gli orecchi tappati dagli auricolari e gli occhi affondati nei telefonini”, ha spiegato il Santo Padre.

“Un mondo in cui non si dona gratis nemmeno un sorriso o una battuta di spirito: perché rassegnarci a questo? Facciamo noi il primo passo: salutiamo, cediamo il posto, diciamo qualcosa di gentile a chi ci sta vicino: anche se non avremo risposta e qualcuno ci guarderà male, avremo fatto casa. E questo può valere per tante altre circostanze della vita quotidiana”, ha aggiunto il Papa.

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