Serve più integrazione per finanziare green e digitale
Roma, 12 feb. (askanews) – “Ci servono delle statistiche a livello europeo e, a un certo punto, dopo la riforma della fiscalità internazionale concordata in ambito Ocse dovremmo muoverci verso qualche meccanismo di allocamento delle risorse su scala europea”. Lo ha affermato il capo economista della Bce, Philip Lane, durante una tavola rotonda sulle nuove sfide per l’analisi statistica organizzata a Madrid assieme a Irving Fisher Committee on Central Bank Statistics, Banca dei regolamenti internazionali e Banca di Spagna.
“Il modo spontaneo con cui questo può crescere è se abbiamo imprese di dimensioni europee. E superata una certa dimensione avere un singolo sistema di rendicontazione sulle imprese penso che possa aiutare”, ha osservato Lane.
Ad ogni modo, secondo il capo economista della Bce passi in questa direzione non spettano a banchieri centrali o agli esperti di statistica, semmai “iniziative come quella affidata a Enrico Letta, sul mercato unico Ue e a Mario Draghi, sulla competitività, sono esempi dell’unico modo per finanziare le transizioni verde e digitale – ha sostenuto Lane -: è fondamentalmente avere maggiore integrazione a livello europeo. E per farlo bisogna essere pronti a andare avanti con iniziative come queste”.