Serve una efficace clausola di salvaguardia, non dazi agevolati

Roma, 8 feb. (askanews) – Sono più che raddoppiate le importazioni di riso dalla Cambogia (+104%) nell’ultima campagna e l’Unione Europea deve introdurre “una efficace clausola di salvaguardia per fermare l’invasione di prodotto straniero e tutelare i produttori nazionali dalla concorrenza sleale, nel rispetto del principio di reciprocità”. E’ l’appello lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini e dal consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia in una lettera indirizzata al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida in vista della discussione al Coreper (Comitato di preparazione dei lavori del Consiglio Ue) sul Sistema di Preferenze Generali (Spg) sotto la presidenza belga. Questo provvedimento punta a favorire, spiega l’organizzazione agricola, la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo incentivando le importazioni a dazio zero.

Coldiretti e Filiera Italia chiedono una modifica dell’articolo 29 della proposta della Comissione Ue, introducendo l’attivazione automatica di una clausola di salvaguardia se le importazioni da un paese superano una soglia in termini di quantità, evitando quello che sarebbe un vero e proprio dumping ai danni degli agricoltori europei. Basti ricordare – si legge nella missiva ai due ministri – che oggi oltre il 60% del riso importato dall’Italia è a dazio agevolato.

“L’applicazione della clausola di salvaguardia dovrebbe essere accompagnata – continuano Prandini e Scordamaglia – dalla previsione del principio di reciprocità volto a tutelare non solo la filiera, ma anche i consumatori”. Tutti elementi che, secondo Coldiretti e Filiera Italia, vanno tenuti in considerazione e portati sul tavolo del Trilogo, a sostegno della posizione dell’Europarlamento.

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