Ordini per 24 mesi, 30 per Revuelto. Su bev servono norme omogenee

Milano, 22 gen. (askanews) – Chiuso il 2023 “nel migliore dei modi” con consegne che hanno superato per la prima volta le 10mila vetture, Lamborghini guarda con ottimismo anche al 2024 grazie a un portafoglio ordini che copre 24 mesi, 30 mesi per la plug-in Revuelto, e al debutto delle nuove Urus e Huracàn (in attesa di conoscerne il nome) in versione plug-in, come indicato nel piano per l’elettrificazione Cor Tauri. Per far fronte alla produzione dei nuovi modelli, Lamborghini ha in programma 500 assunzioni nei prossimi due anni e mezzo e l’ampliamento dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese.

“E’ difficile fare previsioni per il 2024 a causa delle molte incertezze, ma non vediamo impatti negativi sulle vendite. Saremo i primi nel segmento ad offrire una gamma interamente elettrificata. Il portafoglio ordini sta andando bene, non ci sono segnali di debolezza. Nessuno si aspettava una tale resilienza del mercato e del nostro brand in questo contesto difficile”, ha detto il presidente e Ceo, Stephan Winkelmann, durante un incontro con la stampa.

Quanto alle assunzioni, Lamborghini punta ad arrivare a 3mila addetti (erano 600 quanto è arrivato Winkelmann nel 2005) inserendo 500 nuove figure entro metà 2026 fra operai, ingegneri con competenze su digitale ed elettrico, fisici e chimici. “Vogliamo mantenere produzione e sviluppo in Italia: per questo faremo 500 assunzioni e amplieremo lo stabilimento. La Lanzador (la prima full electric), sarà prodotta a Sant’Agata”.

Riguardo la Lanzador, la presentazione è confermata nel 2028, con le prime consegne l’anno successivo. “Con la Revuelto abbiamo capito che i clienti accettano l’elettrificazione. Con la Lanzador faremo dei clinic per valutare il gradimento del full electric, ma posso anticipare che grazie all’elettronica e al software è possibile offrire performance e piacere di guida anche superiori al termico”. In generale sulle transizione all’elettrico, Winkelmann ha auspicato “norme chiare e uniformi perché lo sviluppo e la produzione di motori termici ed elettrici insieme non si può protrarre oltre un certo periodo”. Lamborghini è disponibile a valutare l’impiego di e-fuel per alimentare motori termici oltre il 2036 (data di messa al bando in Ue per i brandi premium di nicchia) “ma dipenderà da disponibilità e costi”.

A livello di aree geografiche, sono attese tutte in crescita (Emea, Asia-Pacifico e le Americhe, con gli Usa primo mercato). La Cina con Hong Kong resterà fanalino di coda: nel 2023 le consegne sono state pari a 845 unità, meno delle 961 consegnate in Germania, primo mercato Ue. “Ci aspettiamo una crescita in Cina nel medio periodo, ma non nei prossimi due anni: pesano l’alta tassazione e il calo del nostro segmento di mercato. Fra le ragioni, la tipologia di infotainment che i clienti cinesi cercano a bordo e che oggi noi ancora non offriamo”.

Nel 2024 Lamborghini debutterà con la Sc63 Lmdh V8 ibrida nel mondiale endurance Wec e alla 24 Ore di Le Mans e nel campionato Imsa negli Usa. “Vogliamo avere visibilità a livello globale. Sappiamo che il debutto nelle competizioni è sempre difficile, ma abbiamo fiducia nelle nostre capacità”.

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