Commissario generale: a Osaka attesi 30 milioni di visitatori

Roma, 22 gen. (askanews) – L’Expo 2025 a Osaka rappresenta una grande opportunità per l’Italia. L’ha evidenziato oggi il commissario generale all’Expo 2025 di Osaka Mario Vattani, presentando a Roma una partnership con la Confederazione AEPI, che rappresenta le piccole e micro-imprese italiane.

“Dal 13 aprile al 13 ottobre del 2025, Osaka ospiterà la prossima Esposizione universale. Sarà un appuntamento per cui ci si aspetta un pubblico di circa 30 milioni di visitatori, di cui gran parte saranno giapponesi, ma gli altri verranno da tutto quel mondo che è l’Asia-Pacifico, dove ci sono i mercati più in crescita oggigiorno, che sono mercati molto importanti per le nostre aziende” ha detto Vattani.

“Quindi – ha continuato – è naturale questa partnership che noi abbiamo oggi lanciato con l’AEPI, ma soprattutto perché queste Expo non sono soltanto l’occasione per portare e presentare i nostri prodotti, le nostre realtà, le nostre innovazioni. Ma sono momenti anche per creare collaborazione, per creare nuove collaborazioni e, pensando sempre che il Giappone ha la particolarità di avere un numero enorme di piccole e medie imprese, sono 3 milioni, immaginate quello che significa questo (evento) in termini di opportunità”.

L’Italia è stato il primo dei circa 160 paesi che saranno presenti all’Expo a inaugurare i lavori di costruzione del Padiglione, progettato dall’architetto Mario Cucinella e ispirato alla Città ideale rinascimentale. Il tema portante del Padiglione è: “L’Arte rigenera la Vita”, L’esposizione permanente del padiglione sarà divisa in tre parti: aerospazio, settore in cui la collaborazione Italia Giappone è già avanzata, poi le infrastrutture e le città, la mobilità, l’urbanistica. Terza parte avrà come focus la persona, con i migliori esempi del nostro sviluppo tecnologico nel settore delle scienze della vita, della domotica, della robotica. Sul tetto sarà installato un giardino all’italiana, che lo renderà immediatamente riconoscibile anche dall’alto.

La presenza italiana punta a essere di alta qualità e Vattani ritiene che possa essere da impulso a un rafforzamento degli scambi commerciali. “Il Giappone, a differenza degli altri paesi dell’Asia – che ci conoscono per le famose ‘3F’, Food-Furniture-Fashion – ci conosce perché paese manifatturiero come noi e ha già una rete di collegamenti e quindi diviene un modo per presentarci meglio in Asia”, ha spiegato Vattani, che stima in circa 600 milioni di euro la ricaduta in termini di export in più verso il Giappone dell’evento.

Mino Di Noi, presidente della Confederazione e AEPI e membro del Cda dell’azienda speciale PalaExpo, ha auspicato che le imprese – e soprattutto le micro-imprese creino sinergie. “Nel 2025 l’Expo è una grande opportunità, non solo per farci conoscere all’esterno ma per mettere a sistema il nostro Paese anche all’interno, promuovendo, consolidando anche nella rigenerazione dell’indotto economico, quelle eccellennze, anche tra le micro-imprese, che oggi rappresentano il nostro Made in Italy”, ha detto. “Perciò l’iniziativa di oggi – ha proseguito – è una delle tante in tanto per accompagnare la conoscenza dell’Expo 2025, ma anche e soprattutto per fare in modo che si possa creare un tavolo permanente insieme alle associazioni di categoria, soprattutto quelle delle micro-imprese, a supporto della Direzione generale, perché è il momento di fare squadra”.

Anche gli organizzatori giapponesi sono certi che il Padiglione italiano sarà un centro d’attrazione per l’evento. “L’Expo 2025 di Osaka è un’eccellente opportunità per mostrare al mondo le attrazioni economiche e culturali di ogni paese. I padiglioni sono il vero cavallo di battaglia dell’Expo e molti non vedono l’ora di visitarli. In particolare, l’Italia è una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo e per i giapponesi, nonché uno dei paesi più attrezzati in termini di moda, cibo e attrazioni culturali. Perciò non c’è dubbio che molti visiteranno il Padiglione italiano”, ha spiegato Kengo Otsuka, vice capo missione dell’Ambasciata giapponese a Roma, il quale ha ringraziato l’Italia per essere stato il primo paese a tenere una cerimonia d’inaugurazione dei lavori per la costruzione del proprio padiglione.

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