Processore avanzato, nonostante sanzioni, che ha sorpreso Washington

Roma, 6 set. (askanews) – Gli Stati uniti stanno lavorando per avere “più informazioni” sul nuovo chip sviluppato dalla cinese SMIC e inserito negli smartphone Huawei, società colpita pesantemente da restrizioni da parte di Washington, considerato una svolta nella capacità del gruppo cinese di produrre apparecchi con semiconduttori all’avanguardia. L’ha affermato in una conferenza stampa il consigliere di sicurezza nazionale della Casa bianca Jake Sullivan.

Huawei ha presentato un nuovo smartphone – Mate 60 Pro – che si giova delle performance di un nuovo chip 5G denominato Kirin 9000 e sviluppato dalla Semiconductor Manifacturing International Corporation (SMIC), una compagnia parzialmente di proprietà dello stato cinese. Il processore sarebbe iul primo in Cina a utilizzare la tecnologia più avanzata da 7 nanometri di SMIC, il che ha suggerito agli esperti che vi sia stato un balzo in avanti in campo tecnologico sulla produzione dei chip.

Questa avanzata, tuttavia, va contro le aspettative di Washington che dal 2019 ha limitato l’accesso di Huawei a strumenti e tecniche di produzione dei chip.

In una conferenza stampa, Sullivan è stato interpellato su questa evoluzione. “In termini di caratterizzazione del chip in questione – ha detto – è qualcosa su cui dobbiamo ottenere maggiori informazioni prima di fare commenti definitivi”.

La capacità di SMIC di ottenere la tecnologia da 7 nanometri ha trasmesso una certa urgenza in Occidente e in particolare negli Usa, che vogliono mantenere su Pechino un rassicurante vantaggio. Al momento la tecnologia up-to-date è quella da 4 nanometri, usata nelle ultime versioni di iPhone della Apple, ma il nuovo iPhone 15 – che dovrebbe essere presentato a breve – dovrebbe contenere un chip da 3 nanometri sviluppato dal gigante taiwanese TSMC.

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