Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato la drammatica situazione della guerra in Ucraina durante la consueta diretta istituzionale. Il Governatore ha fatto il punto sulle iniziative economiche avviate sul territorio.

SULLA GUERRA IN UCRAINA

<< Abbiamo tutti davanti gli occhi le immagini drammatiche della guerra in Ucraina. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al popolo ucraino, ai profughi e alle famiglie sconvolte. Nessuno immaginava di svegliarsi in questo modo. Non avevamo mai avuto un’immagine così violenta e pesante messa in atto da una grande potenza come la Russia. Siamo stati chiamati tutti alla drammaticità della vita. I pericoli di ritorno indietro sono ancora presenti davanti a noi. I valori di democrazia e pace non sono acquisiti per sempre, ma vanno coltivati. La democrazia è una forma di governo minoritaria. Come è stato possibile esplodesse la guerra nel cuore dell’Europa? Vi sono delle cause precise. La Russia vive con frustrazione il crollo dell’Unione Sovietica e Putin ne è l’interprete principale. Vuole ricostruire l’impero. Per questo motivo rappresenta un pericolo non indifferente. La Russia militare è quasi al pari dell’America, mentre economicamente è poca cosa. Il problema non finirà con l’Ucraina. Questa guerra cambia gli equilibri nella storia del mondo. Se la Russia mantiene questi andamenti, il problema durerà per decenni. Putin ha messo in conto tutte le sanzioni e anche l’isolamento con il resto del mondo, ma lui ragiona su una scala temporale per decenni. Anche la Cina ragiona per secoli. La scala di valori e la percezione del tempo in occidente è completamente diversa rispetto l’Oriente. Putin ha in testa la ricostruzione di una dignità di grande potenza. Dovremo avere l’intelligenza di capire quali sono i punti di debolezza su cui l’Occidente deve lavorare >>.

CONSEGUENZE ECONOMICHE DEL CONFLITTO

<< Le conseguenze economiche colpiranno in particolare la Germania e l’Italia. Noi siamo in uno stato di dipendenza energetica dal gas russo e con la Germania siamo i Paesi che esportano più tecnologie in Russia. Le sanzioni bloccheranno questi scambi. Non possiamo allontanarci né dalla NATO né dall’Europa. Dobbiamo porre ai nostri partner il problema di aiutarci tutti a reggere le difficoltà economiche. Avremo da riflettere nei prossimi giorni >>.

AUTONOMIA ENERGETICA

<< L’Italia ha il problema dell’autonomia energetica. Noi siamo dipendenti dai Paesi esteri per il 95%. Noi non possiamo difendere la nostra libertà sul lungo periodo. Per decenni questo problema nel nostro Paese non è stato considerato. Non possiamo essere un Paese che viene messo in ginocchio dalla chiusura di un gasdotto. Questo è il risultato di un infantilismo politico. Per anni abbiamo rifiutato di cambiare il nostro sistema energetico. La situazione è paradossale. Abbiamo deciso con un referendum di rifiutare le centrali nucleari, ma a 200 km c’è la Francia con un’autonomia energetica del 95% con le stesse centrali. Dobbiamo incrementare le forniture di gas e accelerare la ricerca scientifica. Dobbiamo riprendere una politica estera d’intelligenza >>.

CASE DI COMUNITA’

<< Il progetto per le 169 case di comunità è stato presentato ieri. Il Piano di Sanità è finanziato con un investimento di 380 milioni di euro. Sarà fondamentale assumere personale pubblico che dia garanzie di continuità >>.

IN CONCLUSIONE

<< Mi auguro non ci saranno conseguenze catastrofiche per i civili. E’ un paradosso. Più è forte la resistenza dell’Ucraina, più i russi utilizzeranno armi di sterminio. Ci auguriamo che i canali diplomatici siano riattivati. Non è il tempo delle parole, ma delle azioni forti, dell’unità dell’Occidente e dell’intelligenza politica. L’obiettivo primario è evitare una tragedia umanitaria. Cerchiamo di recuperare i valori della vita e della convivenza civile. Perseguiamo la pace >>.

Di Bruno Aiello

Sognatore sociale figlio della generazione Z. Studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Provo sempre ad essere la miglior versione di sé stesso.

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