NAPOLI – “Father and Son”, il primo videogioco sull’archeologia lanciato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è stato trasformato in uno spettacolo teatrale. Commissionato da Paolo Giulierini, direttore del Museo Mann, e progettato dall’associazione “TUOMuseo” con il game designer Fabio Viola, il gioco sarà presentato come spettacolo teatrale in occasione dell’apertura serale del museo, giovedì 9 settembre. Come nel gioco, un ragazzo, Michael, esplora le sale del museo e trova tracce del padre, un archeologo scomparso ma ancora presente grazie ai “messaggi” dell’arte.

Videogame glocal (scaricato da numerosi utenti asiatici, è anche stato tradotto in una suggestiva versione in napoletano), “Father and son” mantiene il felice connubio tra contenuto archeologico e trasmissione di messaggi simbolici attraverso una reinterpretazione teatrale ideata da Ludovico Solima (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli).

Divisi in gruppi di 20 persone ciascuno, guidati dall’attore che interpreta Michael (Giovanni Trono), gli spettatori partono dal Giardino delle Fontane. Tappe di questo viaggio, che rimanderà ad un percorso di speleologia, saranno il Salone della Meridiana, le Sale degli Affreschi, per poi scendere in Sezione Egizia ed esplorare alcuni punti simbolo della Collezione Farnese.

Lo spettacolo è organizzato da Camilla Stellato, con la regia di Anna Gesualdi, la drammaturgia di Giovanni Trono e l’assistente di produzione Roberta Ruggiero. Il regista Lucio Fiorentino ha prodotto un video dello spettacolo, che sarà disponibile sui social media a partire da ottobre del prossimo anno.

Annapaola Voto

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