Casalnuovo. <<Togliendoci l’immobile non ci toglieranno certamente la voce>>. Questa è la risposta di Giovanni Feliciello, l’avvocato dell’Associazione Pasquale Feliciello vittima innocente di Camorra, alla richiesta di revoca del comodato d’uso gratuito per scadenza dei termini avanzata dal comune. Lunedì è stata notificata all’associazione Pasquale Feliciello una missiva in cui si richiedeva la restituzione dell’immobile dato in comodato d’uso per motivi di pubblico interesse. Questo ha scatenato forte malcontento sul territorio. <<Questa modalità offende l’associazione Pasquale Feliciello vittima innocente di camorra – afferma l’avvocato Feliciello – Non stavano trattando con dei morosi o degli occupanti senza titolo. L’obbiettivo dell’associazione è la “lotta alla criminalità e riconoscimento della legalità sul territorio”, la nostra realtà dovrebbe essere il fiore all’occhiello per il comune>>. L’avvocato Giovanni Feliciello si fa portatore dell’amarezza delle tante persone che si riconoscono nella mission dell’associazione, impegnate sul territorio in manifestazioni come quella in foto del 2018 a tutela della legalità. <<La revoca del comodato d’uso è stata fatto con un atto dirigenziale richiamando il fine pubblico in modo generico – afferma ancora Feliciello – Inoltre il comodato d’uso sottoscritto tra l’ente e l’associazione prevedeva un preavviso di almeno 90 giorni ma tutto ciò è stato disatteso>>. Feliciello, dopo aver contestato l’atto del dirigente ha ringraziato i cittadini ed i consiglieri comunali che si sono interessati alla vicenda. Tra questi Giovanni Nappi, consigliere comunale di opposizione e capogruppo del PD. Nappi ha scritto al sindaco ed al capo settore Patrimonio e Manutenzione del comune chiedendo delucidazioni ed auspicando una soluzione. <<Sui beni confiscati quest’amministrazione vanta il primato del 100% degli immobili assegnati e riutilizzati – ha dichiarato Crescenzio Visone, assessore al Patrimonio del Comune – proprio per questo manteniamo un livello di attenzione altissimo. Effettuiamo continui controlli per verificare che questi beni vengano tutti utilizzati per le finalità per cui sono stati assegnati. Nell’ambito di una ricognizione, a seguito della scadenza delle convenzioni attivate e delle relative proroghe già concesse, abbiamo predisposto la riconsegna per una nuova messa a bando di questi beni. Non si capisce il perché di tanto clamore. Nel caso specifico, l’ufficio ha pienamente ottemperato a tutti gli articoli presenti nel contratto di assegnazione. Le associazioni e gli enti del terzo settore a breve potranno partecipare ad una nuova manifestazione di interesse per l’assegnazione dei tre beni confiscati che, dopo la scadenza selle convenzioni, tornano nelle disponibilità del Comune>>.

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