Servizi più dinamici della manifattura per numero di aziende e investimenti
Nel 2023, il numero delle imprese operanti nel settore industriale e nei servizi di mercato ha superato i 4,5 milioni, registrando un incremento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Queste imprese impiegano oltre 18,1 milioni di lavoratori, con un aumento del 2,4% rispetto al 2022. Di questi, circa 13,4 milioni sono dipendenti, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente.
L’aumento delle imprese è più evidente nei settori altamente specializzati dei servizi, mentre nell’industria è circoscritto a energia e costruzione. Questo è quanto riportato da un report dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Il valore aggiunto mostra una crescita nominale del 7,3%, con un incremento del 15,6% nel settore delle costruzioni, del 7,2% nei servizi e del 5,6% nel settore industriale in senso stretto. Tuttavia, l’aumento degli occupati è meno pronunciato, con un incremento del 2,4%. Gli investimenti per ogni dipendente hanno un aumento nominale superiore all’11%, passando da 7,6 a 8,4 mila euro. Questo aumento è concentrato nei settori delle costruzioni e dei servizi. Nell’industria manifatturiera, l’intensità degli investimenti aumenta solo per le piccole e medie imprese.
Le imprese che fanno parte di gruppi, che superano leggermente le 190.000 unità, producono il 65,3% del fatturato totale e il 57,9% del valore aggiunto del settore industriale e dei servizi, con quest’ultimo in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente.
Circa l’ottanta percento delle imprese è attivo nel settore dei Servizi, registrando un aumento dell’1,1% rispetto all’anno 2022. Questo settore impiega il 67,5% della forza lavoro e genera il 55,7% del totale del valore aggiunto. All’interno dei servizi, l’espansione occupazionale, con un aumento del 2,6% per gli addetti e del 3,6% per i dipendenti, supera leggermente la media generale.
Nel 2023, l’8,3% delle imprese è attivo nel settore Industriale, mostrando una diminuzione dell’1,6% rispetto all’anno precedente in termini di numero di aziende. L’aumento dell’occupazione, pari all’1,8% per gli addetti e al 2,2% per i dipendenti, risulta inferiore alla media globale. In questo settore, le imprese occupano il 23,5% della forza lavoro e contribuiscono al 35,3% del valore aggiunto totale.
Nel campo delle Costruzioni, l’11,8% delle imprese è attivo, impiegando il 9% della forza lavoro e generando anche il 9% del valore aggiunto totale. L’aumento dell’occupazione rispetto all’anno precedente supera la media, registrando un +3,3% per gli addetti e un +4,6% per i dipendenti.
Le grandi imprese, che rappresentano lo 0,1% del totale, contribuiscono a circa il 35% del valore aggiunto per il 2023 e occupano circa un quarto degli addetti (24,4%) e un terzo dei dipendenti (33,0%). Queste imprese mostrano un incremento di +4,4% in entrambi i valori rispetto all’anno precedente. Aumenti simili sono stati notati anche per le medie imprese, mentre per quelle con un numero di addetti tra 20 e 49 l’incremento è leggermente più basso, fissato al +4,3%.
Il 4,2% delle imprese è organizzato in gruppi (190.777 aziende distribuite in 124.274 gruppi), occupando oltre 6,9 milioni di addetti, con un incremento del +6,1% rispetto al 2022. Queste imprese generano il 57,9% del valore aggiunto nei settori industriali e dei servizi. La crescita occupazionale si estende a tutte le tipologie di gruppi: +10,6% per le aziende dei gruppi nazionali, +4,6% per quelle delle multinazionali estere e +1,9% per le imprese italiane multinazionali. Le grandi imprese organizzate in gruppi sono soltanto il 2% ma generano il 57,5% del valore aggiunto prodotto dai gruppi.
Si osserva una leggera diminuzione della dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi, che è scesa a 36,3 addetti rispetto ai 39,3 del 2022. Per quanto riguarda le imprese dei gruppi multinazionali, i valori sono molto più sostanziali: la dimensione media oscilla tra 111,9 addetti per le aziende con governance estera e 135,2 per quelle con governance italiana. La dimensione media delle imprese dei gruppi nazionali è inferiore, al livello di 18,4 addetti.
Ciro Di Pietro