Milano, 16 ott. (askanews) – Un racconto che intreccia la tradizione dei pani regionali e le storie di famiglia dei panettieri che da nord a sud tutti i giorni li sfornano. E’ l’omaggio di Nutella a questo alimento antico e quotidiano che in occasione della Giornata mondiale del pane si è trasformato in un video di un minuto, trasmesso questa sera, alle 21, sulle reti Mediaset.
Dal 2022 con il progetto “Pane e Nutella”, Ferrero celebra uno degli abbinamenti più amati della colazione italiana, arricchendolo di anno in anno con i racconti che arrivano dalla tradizione regionale. Da ultima, l’edizione 2025 invita a compiere un viaggio nel gusto e nella cultura del pane, attraverso una narrazione che valorizza le varietà locali e le dieci storie che le accompagnano.
Si tratta di dieci videostorie (veicolate sui canali digitali e social di Nutella, oltrechè in uno spot TV) che avranno come protagonisti dieci veri panettieri provenienti da diverse regioni italiane, che daranno voce ad altrettante varietà di pane.
Da nord a sud i sapori e le tradizioni dei pani regionali si intrecciano a storie di famiglia. Nelle valli del Trentino, ad esempio, Matteo ha deciso di ridare vita al Gramolato, un pane semplice e croccante, che porta con sé il profumo del forno a legna. A Napoli, Francesco e la moglie Alessandra portano avanti la tradizione del pane Cafone, un pane che nasce 24 ore prima di essere sfornato, simbolo di pazienza e passione. A Milano poi, c’è la Michetta, un pane che Marco e Daniele continuano a sfornare come vuole la tradizione: croccante fuori e vuota dentro. Ne esce un viaggio che non è solo riscoperta di un alimento quotidiano, ma anche un omaggio a un mestiere antico: quello del panettiere.
A oggi sono oltre 270 i pani regionali che trovano spazio all’interno dell’hub Pane e Nutella, un lavoro portato avanti in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. “Dietro ad ogni pagnotta c’è la storia di una comunità, il lavoro quotidiano di mani artigiane, il profumo di un’identità che nasce nel forno e si riconosce in ogni casa – afferma Carlo Petrini, presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – La panetteria è un luogo di appartenenza, un presidio di cultura e vicinanza, simbolo vivo di un’Italia che si riconosce nelle proprie tradizioni. Il panettiere è un custode di memoria e futuro, capace ogni giorno di trasformare gesti antichi in atti di comunità. Celebrare il pane significa riconoscere il valore culturale e sociale di un alimento che ci unisce e ci rappresenta. Per questo, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si impegna a tutelare, studiare e raccontare la ricchezza dei pani regionali italiani: perché valorizzare il pane significa rafforzare le radici della nostra identità collettiva”.