Fondo rivolto a infrastrutture nei Paesi emergenti e in via di sviluppo

Generali e vari gruppi assicurativi a livello internazionale, insieme all’International Finance Corporation, hanno complessivamente investito 340 milioni di dollari come capitale iniziale per il primo closing del Fondo per lo Sviluppo della Resilienza Infrastrutturale (IRDF).

Questa iniziativa, sostenuta dall’Insurance Development Forum (IDF) – un’associazione pubblico-privato promossa dall’industria assicurativa e supportata da enti globali come le Nazioni Unite e la Banca Mondiale – si propone di favorire gli investimenti del settore assicurativo in infrastrutture che migliorino la resilienza delle comunità vulnerabili nei paesi in via di sviluppo, affrontando i rischi connessi ai cambiamenti climatici e ad altre calamità naturali.

Secondo una comunicazione di Generali, il fondo funge da impulso per incoraggiare una maggiore mobilitazione e investimenti più significativi da parte del settore assicurativo nello sviluppo di progetti infrastrutturali commerciali di piccole e medie dimensioni nei mercati emergenti.

“Investire nell’iniziativa Infrastructure Resilience Development”, ha dichiarato Francesco Martorana, Group CIO di Generali, “riassume il nostro impegno nel supportare le comunità più vulnerabili ai cambiamenti climatici, ai disastri naturali e agli shock economici correlati, promuovendo una maggiore resilienza e protezione e collaborando attivamente in partenariati pubblico-privati per lo sviluppo di infrastrutture moderne e sostenibili”.

Il fondo di debito ha dato avvio al suo primo investimento e ha una pipeline di alti potenziali progetti: si concentrerà su investimenti in progetti infrastrutturali commerciali di piccole e medie dimensioni nei paesi emergenti e in via di sviluppo.

La strategia si dirigerà verso infrastrutture sia greenfield che brownfield, in settori quali energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche, gestione dei rifiuti, trasporti, infrastrutture sociali (come ospedali, istruzione, edilizia pubblica), infrastrutture digitali e telecomunicazioni.

Il fondo offre agli investitori la possibilità di entrare in un portafoglio diversificato di debito senior e mezzanino, puntando a fornire un’adeguata esposizione a rendimenti attrattivi, corretti per il rischio e con flussi di cassa prevedibili, insieme a impatti sociali e ambientali positivi e quantificabili. La raccolta fondi continuerà fino al 2026, focalizzandosi su compagnie assicurative e altri investitori istituzionali.

Giovanni Lombardi Stronati

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