Roma, 10 giu. (askanews) – “Agrofutura, una parola che coniuga futuro e agricoltura e di futuro si può finalmente parlare a cominciare dal presente però, in cui la Toscana dell’agricoltura si pone come una regione che non ha voltato le spalle alla tradizione, anzi, ha fatto sì che la tradizione si mettesse al servizio dell’innovazione e viceversa. L’innovazione ha reso più forte la tradizione”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenendo in apertura dell’Agrofutura Festival, la tappa toscana della rassegna nazionale dedicata all’innovazione, alla sostenibilità e alle nuove politiche per il mondo agricolo che si svolge oggi e domani, 10 e 11 giugno, a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana.

“L’agricoltura toscana – ha proseguito Giani – vuole essere davvero protagonista. Il valore della produzione del settore agricolo in Toscana supera i 3,7 miliardi di euro, ma è ancora più significativo ricordare che sono quasi 20mila le aziende legate a 90 Dop e Igp di cibo e vino con un fatturato di 1,4 miliardi di euro: significa la possibilità di avere un brand Toscana che poi porta a esportazioni, trasformazione e commercializzazione che fanno la Toscana famosa, conosciuta e attrattiva nel mondo. Leader nell’agricoltura biologica di cui la superficie coltivata è il 37,5% il dato maggiore fra le regioni italiane, la Toscana punta su salute e qualità e in questo vuole essere d’avanguardia”.

Giani ha quindi ricordato quanto nell’agricoltura sia racchiuso il concetto di Toscana diffusa, un concetto ma anche un punto forte qualificante dell’azione di governo regionale in questa legislatura. “Per concludere – ha detto il presidente – agricoltura significa anche interventi infrastrutturali per i quali ci caratterizziamo. Mi riferisco alla costruzione di quei laghi, laghetti che costituiscono una barriera alla siccità. Già dalle altre regioni ci vengono a chiedere perché siamo l’unica regione che ha fatto nel tempo interventi come il Lago di Bilancino o quello di Montedoglio”.

“Vogliamo continuare su questa linea – ha concluso il presidente della Regione – per dare in un mondo in trasformazione a causa degli agenti climatici, quelle certezze per l’agricoltura che solo l’intervento pubblico in questo caso può offrire. Certo, su questo c’è la necessità di un supporto finanziario a livello nazionale che finora è mancato: quello che serve è un deciso cambio di passo in questo senso”.

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