Roma, 10 apr. (askanews) – Il Consorzio Italia del Gusto accoglie “con spirito costruttivo” la decisione dell’amministrazione statunitense di ridurre i dazi sui prodotti agroalimentari europei al 10%. Una scelta, si legge in una nota, “che rappresenta un gesto distensivo importante, ma che lascia ancora aperti interrogativi rilevanti sul futuro delle relazioni commerciali transatlantiche”, anche perché “non è in gioco solo il valore economico dell’export, ma anche la difesa di un modello produttivo basato sulla qualità, sull’identità e sulla reputazione”.

“Siamo di fronte a un segnale incoraggiante, che cogliamo con attenzione – afferma Giacomo Ponti, presidente di Italia del Gusto – Tuttavia, la mancanza di una prospettiva chiara e stabile continua a pesare sulla capacità delle nostre imprese di programmare investimenti e strategie a lungo termine”.

Il Consorzio sottolinea come l’incertezza generata da misure commerciali provvisorie abbia un impatto che va ben oltre i confini nazionali. “In un sistema economico sempre più interconnesso, l’instabilità commerciale non penalizza soltanto le nostre eccellenze agroalimentari – spiega – ma contribuisce a una fragilità complessiva dei mercati globali. In questo senso, il dialogo tra Stati Uniti e Unione Europea non può che proseguire con urgenza e ambizione”.

“Le recenti dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha evocato la necessità di un superamento bilanciato dei dazi attraverso la formula ‘zero per zero’, rappresentano – prosegue Ponti – un orientamento che condividiamo pienamente. È tempo che l’Europa e gli Stati Uniti dimostrino la volontà politica di costruire un’intesa fondata su reciprocità, trasparenza e stabilità”. “Il vero rischio non è soltanto una riduzione delle esportazioni, ma un indebolimento del posizionamento del Made in Italy nel mondo. La risposta deve essere all’altezza di ciò che rappresentiamo”, conclude Ponti.

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