Roma, 10 apr. (askanews) – Pranzo pasquale a casa, in famiglia e con i grandi classici della tradiziona pasquale in tavola. E a fine pasto non tramonta il rito del grappa, distillato simbolo dell’italianità, con abbinamenti tradizionali, come cioccolato, caffè e dolci tipici pasquali, ma anche insoliti come frutta secca e formaggi ‘particolari’. E’ la fotografia che emerge dall’indagine di AstraRicerche per Grappa Libarna, brand di Gruppo Montenegro, realizzata per indagare le abitudini degli italiani a tavola durante la Pasqua, soprattutto nel fine pasto.

Secondo l’indagine, anche nel 2025 a Pasqua vince la tradizione: no al ristorante (scelto solo all’11,3%), per questa festività 9 italiani su 10 trascorreranno il pranzo in compagnia, soprattutto a casa propria con la famiglia (50,7%). A tavola non mancheranno i grandi classici come agnello con patate (per il 54,4%), lasagne ricotta e spinaci (quasi 40%) e, per finire, un distillato da degustare con cioccolato o caffè (31%).

Ma quest’anno la ricorrenza pasquale sarà anche all’insegna della sperimentazione, soprattutto se parliamo dell’immancabile “rito del fine pasto” con la grappa. Se da una parte, infatti, per oltre il 30% dei connazionali l’abbinamento tradizionale del fine pasto è grappa e caffè (30,1%), seguito da grappa e dolce tipico pasquale (26,5%), dall’altra gli italiani si confermano un popolo di curiosi, disposti ad andare oltre la comfort zone (appena il 15,5% pensa che la grappa si abbini solo con cioccolato o dolci) per sperimentare nuovi sapori. Non a caso, tra le proposte più ‘innovative’ in coppia con la grappa vincono la frutta fresca/secca (29,0%) e i formaggi (27,1%), seguiti da secondi di carne (quasi 19%), salumi (16,6%) e risotti (13,8%).

Proprio per un’esperienza di gusto Grappa Libarna quest’anno propone, in collaborazione con il maestro cioccolatiere Alessandro Spegis e lo storico “allevatore” di formaggi Giovanni Guffanti Fiori, quattro abbinamenti d’autore. Ad esempio, quello tra la Grappa di Barolo riserva e la toma della Burtulina, un formaggio vaccino a latte crudo con un anno di stagionatura. Oppure quello tra Grappa di Moscato barriccata e un gorgonzola piccante stagionato per 250 giorni. E, per chi preferisce il dolce, la Grappa bianca cristallo e l’irresistibile intensità del gianduiotto.

Guardando alle preferenze per fasce di età più giovani e ai Millennials, infatti, per gli abbinamenti classici del fine pasto con la grappa, la preferenza va al binomio grappa e dolce della tradizione (40% tra i 25-34enni; 28% tra i 35-44enni). Per i Millennials è addirittura la prima scelta (31%). In un’ottica più versatile e dunque al fianco di proposte ‘innovative’, invece, si conferma il trend generale soprattutto tra i Millennials, che prediligono grappa e frutta fresca/secca (34,8%), seguite da grappa e formaggi (29,6%).

“La grappa è un distillato simbolo dell’italianità che rafforza le sue vendite durante le festività – spiega Alessandro Soleschi, Group Director of Marketing Spirits di Gruppo Montenegro – Del resto, parliamo di un prodotto che unisce da sempre tradizione, metodo artigianale e qualità proprio come Grappa Libarna, autentica espressione dell’arte distillatoria del Piemonte, dai cui pregiati vitigni prendono origine le grappe premium della gamma”.

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