Studio scientifico del Crea pubblicato su rivista internazionale

Roma, 30 ott. (askanews) – Potrebbe arrivare ancora dall’Asia la nuova minaccia per le api, la cui salute è già messa a dura prova dalla globalizzazione, dall’effetto dei cambiamenti climatici e dell’abuso di fitofarmaci. Si tratta dell’acaro Tropilaelaps mercedesae, un ectoparassita che vive cioè sulla superficie esterna dell’ospite originario delle api mellifere asiatiche giganti (Apis dorsata, A. breviligula e A. laboriosa), ma che sta provocando effetti negativi anche sulle colonie di api mellifere occidentali (Apis mellifera).

Dopo il ritrovamento in Russia, l’acaro è adesso segnalato per la prima volta in Georgia, confermando la sua espansione geografica.

È quanto emerge dallo studio “First Report on Tropilaelaps mercedesae Presence in Georgia: The Mite is Heading Westward!” (Primo rapporto sulla presenza di Tropilaelaps mercedesae in Georgia: l’acaro si sta dirigendo verso ovest!), pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Apicultural Science, realizzato dall”Istituto di Entomologia dell’Università di Agraria della Georgia anche grazie al contributo del Crea Agricoltura e Ambiente.

Sono state condotte ispezioni e analisi sui campioni di covata in sette colonie di api mellifere provenienti da tre apiari diversi. Considerati il ciclo vitale, la biologia e la velocità di riproduzione, c’è molta preoccupazione per la diffusione di questo acaro in Europa, soprattutto perché l’aumento delle temperature medie annue e i cambiamenti climatici, che prolungano l’allevamento della covata, favoriscono il potenziale insediamento di popolazioni in altre regioni.

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